19 novembre 2014

JJ Levine: arte e provocazione al di fuori dei confini di genere

Fin da bambini ci viene insegnato che l'umanità è divisa in due gruppi: maschi e femmine. Se stiamo a guardare i numeri e l'anatomia, questo è per la maggioranza dei casi vero. L'uomo, tuttavia, non è fatto solo di carne, è fatto anche di pensiero ed emozione.
Viviamo in un mondo in cui, con esasperante lentezza, l'essere umano sta cercando di togliersi di dosso categorizzazioni e inscatolamenti definiti più spesso dalla cultura e a volte dalla scienza per poter guadagnare una libertà individuale troppo spesso ostracizzata, frustrata e repressa.
JJ Levine, fotografo canadese, ha deciso di dedicare il suo lavoro a progetti incentrati su questo argomento. In particolare, quelli che trovo più di impatto, sono i progetti intitolati Switch e Alone Time.




JJ Levine vive a Montreal e ha preso molto a cuore l'argomento relativo a identità di genere, sessualità e, in generale incentrato su quella fetta di popolazione che si identifica al di fuori della tradizionale definizione di "maschio" o "femmina".

Al suo attivo ha tre progetti fotografici: Queer Portraits, Switch e Alone Time.

In questo articolo mi concentro sugli ultimi due progetti, in cui le immagini ritraggono persone che non sono sempre quello che sembrano.



Alone Time

In questo progetto, JJ Levine ha fotografato delle "coppie" in situazioni di vita quotidiana.
Il virgolettato è dovuto: in ciascuna fotografia, infatti, non si hanno due modelli. La coppia è formata dal medesimo modello abbigliato e truccato a rappresentare sia la parte femminile che quella maschile della coppia.

Ancora una volta, quindi, il make-up entra nell'arte, in questo caso aiutando a determinare le trasformazioni per cui una stessa persona possa apparire sia uomo che donna.

Ci sono degli scatti suggestivi e notevoli e, senza dubbio, si tratta di un lavoro non solo interessante ma anche provocatorio.
JJ Levine afferma di voler sottolineare che lo stesso corpo umano è in grado di impersonare in modo convincente ciascuno dei due generi tradizionali.

In questo articolo ci sono solo alcuni esempi del lavoro fatto in questo progetto.



Switch

In questo progetto, JJ Levine ha voluto scattare tipici ritratti di coppie, come quelli che potrebbe scattare un qualunque fotografo.
Per ciascuna coppia, le immagini scattate sono due. Nelle due fotografie i ruoli di genere sono invertiti tra i modelli.

Anche in questo caso, quindi, viene sottolineata la labilità dei confini di genere, in particolare quando sono basati sull'aspetto.

Con questi progetti, JJ Levine ha già ricevuto riconoscimenti e menzioni, balzando alle cronache artistiche internazionali, sia per il suo stile fotografico che per l'argomento affrontato.

Il messaggio lanciato è sicuramente forte e il modo in cui viene attuato è di impatto e suggestivo.

L'argomento in sé è, inoltre, spesso ignorato, non necessariamente per chiusura mentale o volontà.
Le problematiche presenti nell'accettazione sociale di chi appartiene alla comunità detta LGBT (Lesbiche Gay Bisessuali Transgender) sono alla ribalta delle cronache non solo all'estero, soprattutto ora che in Italia impazza la polemica sul riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso genere.
L'identità di genere è tutt'altra problematica, non ha a che vedere con da chi si è attratti ma come ci si sente dentro e, giorno dopo giorno, emerge l'evidenza che la mente umana non è fatta per restare ristretta in una scatola rosa e in una blu.
Ci sono persone che non amano identificarsi in un genere, ci sono persone che sentono un equilibrio tra parte "maschile" e parte "femminile", ci sono persone che non sentono la spinta a identificarsi in alcun modo.
Finché si tratta di definire solo un aspetto anatomico, il problema non sussisterebbe. La nostra società, tuttavia, è bombardata quotidianamente da messaggi espliciti su come devono essere, apparire, comportarsi una donna o un uomo. Si tratta di un'imposizione culturale che limita la persona.

Ho trovato, quindi, davvero interessante l'approccio di questo artista a questo problema che passa troppo spesso sotto il naso senza essere visto. E, visto che questo è un blog di cosmesi, non ho affatto ignorato anche il lavoro fatto sui modelli per trasformarli.

Consiglio vivamente, a chi fosse interessato, di visitare il sito ufficiale di JJ Levine per poter vedere l'intera galleria dei suoi lavori: http://www.jjlevine.com/